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Vestigiali. Limene intatto delle cose

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In una regione lontana dalla scia luminosa della Via lattea

 a nord della coda dell'Idra e del Centauro

 

 

 

giace  Almah

priva di luce e ombra. Vestigiale

ai confini della chioma di Berenice

intuisce l'estate del cuore,carne

il vagare solitario di un abete 

nel deserto di un Anello

Mentre l'Anima divarica. le gambe

fino a sanguinare sull'altare

oltre le poverissime verità

Privo di tratto l'll tacito accadere-

del respiro delle dita immacolate

stelle esplose fino al silenzio attese-

si spacca nel sole di ogni giorno

rosa. dentro Tutto. La rosa impenetrabile

d'amore che non dura al gesto

solo. Ogni mio risveglio, al pari

è senza rami, non la sera 

che mi ricopre i fiori

in solitari compiti fedele

vergine in sua prossimità

come ogni cosa che è nel grembo

del mondo, caduca e immortale

mi apro in esso l'll desiderio

di esserci stata nell'imminente nascita

del prato venivo su con l'erba intatta

come le trentasei vedute del Fujii
nell'orgasmo quotidiano differenti
imparando a morire come ogni cosa
viva. Nell'immanenza felice
di scoprire l'imene intatto 
delle cose. L'assenso incondizionato
sulla vita tanto profondo e irrevocabile
 
Cuore aperto a tutto 
e Cosa sola Unita
Madre  e  Vergine
nell'estasi   Fedele

 

 

 

 Giovanni Ivano Sapienza - 20/06/2013 21:26:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Ivano Sapienza » ]

Un unico gesto,di elevazione e di attraversamento, dona linfa al tuo anelito mistico,e il tuo desiderio di essere uno con tutte le cose dell’immanenza creata,di sfiorarne almeno in parte l’intimo,primordiale segreto alimenta la purezza ,feconda e celestiale, della tua sublime visione.

 Cristina Bizzarri - 19/06/2013 10:54:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ieri sera parlavamo con la mia amica del cuore, sul suo terrazzo dove finalmente spirava un po’ d’aria. Mi diceva di una suora che l’aveva molto confortata, una suora di clausura che le diceva che non è tanto importante come si prega, ma che si preghi. Tu lo fai, e anche se non è per me sempre comprensibile il senso delle tue parole, le sento piene, provenienti non dall’estro epidermico dell’emozione momentanea - sì certo anche l’emozione - ma soprattutto frutto di un lungo percorso di studio, di una consapevolezza che ha il coraggio di dire cose "non ortodosse", di allargarne il campo dei significati pur non negandone la matrice originaria che si trova nelle nostre radici cristiane.

 Ferdinando Battaglia - 19/06/2013 09:07:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Credo che un’opera d’arte non termini di parlare al primo incontro.
Non tutti la comprendiamo subito, non tutti allo stesso modo, ché il grado di comprensione si accompagna al livello di preparazione di ciascuno, ma tutti - poiché uno è lo spirito dell’umano - entriamo istintivamente in estasi di fronte alla bellezza (poi verrà l’educazione al senso, la formazione propria della cultura); o almeno questo mi accade leggendoti, Amina, e questo mi è accaduto ancora con quest’altra tua stupenda "parola" (poesia).

Buona giornata


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